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EVA in ebraico significa: Madre dei viventi.
Secondo la Bibbia (Genesi – III) fu la prima donna che Dio formò con una costola di Adamo mentre questi dormiva: un clone, dunque.
Formata e non creata.
Questo dicono le Sacre  Scritture.


Sono io che non ho capito?

 Sono gli interpreti delle Scritture a non aver capito?… La Bibbia, si sa, è frutto di racconti tramandati oralmente e scritti solo intorno al IV secolo prima di Cristo.

 Se è questo che io ho capito leggendo la Bibbia e la mia è un’errata interpretazione, qualcuno mi illumini.

 Lo faccia, per favore, perché, io, discendente di quella “donna”, non mi sento un clone.

 Al contrario!

E aggiungo: Dio, forse, non aveva argilla sufficiente per “creare” due esseri e cioè, l’uomo e la donna?   
 

O, forse aveva in spregio la parte femminile dell’umanità per pensare di utilizzarne anche per lei?

 Smentitemi, per favore e spiegatemi l’arcano.

 Spiegatemi perché in culture più antiche, chiamate pagane, come quella Egizia, ad esempio, PTHA, il Dio della Creazione, utilizzò argilla per entrambe le sue creature, ne plasmò la forma con il Torchio Sacro e ne infuse l’alito della vita con la LINGUA, ossia il VERBO, attraverso le narici.

 Spiegatemi perché qualche migliaio di anni più tardi si ebbe il bisogno di ridimensionare la parte femminile partecipante alla Creazione della vita. 

Il Dio delle moderne religioni non ha, forse, in dovuta considerazione la donna?

 E’ il Dio degli uomini? E’ il Dio degli Eserciti? 
 

Ptha non era solo il Dio della Creazione, ma non era neanche il Dio degli Eserciti ed era invece il Dio delle Scienze e delle Conoscenze… dell’Arte e della Cultura… 
 

Era il Protettore di quelli che oggi chiameremmo INTELLETTUALI.


 
 
 



Luke
4/16/2013 08:00:28 am

Gli uomini non sono forse inferiori agli angeli e gli angeli non sono forse inferiori a Dio?
l'Onnipotente ha deciso che era buono ai suoi occhi fare cosi.
Il fatto che l'essere umano sia inferiore alle creature celesti significa che contano meno agli occhi di Dio?
Affatto tant'è che Egli mando suo figlio a istruirci e offrì persino la sua vita per la nostra salvezza: "Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (vedi Giovanni 3:16).

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Luke
4/16/2013 08:42:51 am

La parola di Dio dice "il marito è capo della moglie come anche il Cristo è capo della congregazione" (vedi Efesini 5:23).
Dio non dice mai nè che la donna vale meno nè che è inferiore.
(cosa che invece viene detto dell'essere umano rispetto alle creature celesti, vedi matteo 11:11)
Dice invece ha affidato all'uomo il ruolo di capo nel contesto della famiglia e in questo non c'è assolutamente nulla di male.
Inoltre riguardo al ruolo di capo famiglia Dio invita a trattare con rispetto e amore la donna:
"Mariti, amate le vostre mogli, e non v'inasprite contro di loro." (vedi Colossesi 3:19).

Che diritto ha Dio di decidere chi è il capo di cosa?
Lui stesso ci risponde sempre nella sua parola, vedi Romani 9:20 "O uomo, chi sei veramente tu da replicare dunque a Dio? Dirà la cosa modellata a colui che l’ha modellata: “Perché mi hai fatto così?"

Leggiamo inoltre queste bellissime parole in Isaia 55:9 "Poiché come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri’"

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Salmo 82
8/16/2015 08:25:10 pm

Non è esatto dire che Adamo è stato creato mentre Eva (Chawwah) è un clone.
Inanzitutto bisogna specificare che il termine ברא (bara), tradutto nei primi versetti della Genesi, viene tradotto come tale solo in codesti casi, nel resto del Vecchio Testamento esso viene tradutto in vari modi che includono tutti un'azione che modifica qualcosa di già esistente e non "creare qualcosa dal nulla", il buon senso porta a pensare che è molto probabile che "bara" non voglia mai dire "creare" e che sia stato tradutto erroneamente o (più probabilmente) volontariamente in maniera errata.
A "creare" l'uomo non fu un "dio" ma più "dei".
In Genesi 1,26 accanto al termine Elohìm (tradotto con "Dio" nelle nostre bibbie) vi è il termine ebraico di fare declinato alla prima persona plurale: "E-disse Elohìm facciamo uomo con-immagine-di-noi (tselem)".
La forma del verbo ebraico di facciamo in questo caso è detta coortativa, ovvero è un esortazione.
Perchè un unico dio dovrebbe esortare sè stesso?
Il termine tselem viene tradotto con immagine, secondo la dottrina giudaico-cristiana Dio ci avrebbe fatti "a sua immagine", quindi il termine acquista un significato simbolico.
Tuttavia tselem si traduce letteralmente "quid di materiale che contiene l'immagine" e ciò potrebbe ricordare il D.N.A.
In Genesi 2,27 la Bibbia narra che "E-formò YHWH (il nome con cui "Dio" si faceva riconoscere, è tradotto con "il signore" o "l'eterno") Elohìm lo-uomo materia/polvere/terra asciutta (afar) da-la-Terra".
In questo versetto gli autori biblici narrano che un/degli Elohìm (alcuni studiosi hanno dubbi sul fatto che sia stato YHWH) formò l'uomo utilizzando un "afar" della Terra.
Va specificato che in questo caso non viene utilizzato il verbo "bara", bensì il termine "itzar", traducibile con il termine italiano "modellare", "dare forma".
Il termine "afar", tradotto comunemente in "argilla", "polvere", "terra asciutta", in realtà si traduce letteralmente in "sostanza terrena", "qualcosa che proviene dalla Terra".
Potremmo ipotizzare che("facendo finta che" la Bibbia si occupi di ingegneria genetica) l'afar sia il D.N.A. dell'homo erectus.
In molti miti, come quelli egizi, sumero-accadici... il "dio creatore" utilizza dell'argilla.
Si potrebbe ipotizzare l'utilizzo di contenitori o alti oggetti fatti di ceramica (per esempio contenitori per la fecondazione in vitro).
Il soffio della vita, instillato da Elohìm (ma anche da Anunnaki sumero-accadici, Neteru egizi e altre "divinità") non è altro che la vita della nuova persona, nata grazie i suoi "creatori", la cui nascita è seguita dall'urlo che, uscendo dalla gola, dilata i polmoni e permette la respirazione.
In Genesi 1,7 leggiamo "... fece lui maschio e-femmina...", questa affermazione sfata un noto mito: la donna che fu creata dopo l'uomo.
Prima di procedere con le spiegazioni riguardanti la vicenda di Adamo ed Eva, vorrei chiarire l'etimologia del primo.
Il termine ebraico che è stato tradotto in uomo è adam che deriva a sua volta dal termine Adamah, Terra.
Adam non è il nome proprio del primo uomo, bensì un nome comune, ovvero "uomo", "terrestre", "abitante dell'Adamah" (infatti, nella Bibbia infatti il termine adam è spesso preceduto da un articolo, l'adam).
Dopo aver creato l'uomo, l'Elohìm: "E-prese [...] lo-adam e-lo-fece-stare in-Gan-Eden per-servire-esso e-per-osservare-esso".
L'Elohìm prese un/degli adam maschi e li mise nel Gan Eden a lavorare.
Decise poi di fornirgli un aiuto e, dato che la compagnia degli animali non bastava, decise di "creare" una donna (il motivo per cui dovette "creare" una nuova donna, invece di prenderne una di quelle già esistenti, ci è oggi sconosciuto, possiamo ipotizzare che l'uomo posto nel Gan Eden avesse subito nuovi interventi, portando ora caratteristiche che sarebbero servite anche a una nuova donna).
E dopo aver fatto cadere l'adam in un sonno profondo (anestesia totale?) , l'Elohìm: "... E-prese una da-costole-sue (tzela) e-chiuse carne sotto-essa".
Il termine tzela, tradotto comunemente in "costole", in realtà si traduce in "parte laterale" e/o "curvo" (deriva dal verbo tzala, curvare).
Essendo una parte laterale e curva del corpo umano, possiamo ipotizzare che si tratti del bacino, da cui anche oggi si prelevano le cellule staminali emopoietiche, cellule utilizabili nel processo di clonazione.
Dopodichè, secondo alcuni testi extrabiblici, fu utilizzata una "femmina ponte", denominata "Lilith", il cui ovulo sarebbe servito per creare Chawwah (Eva) poichè, stando alle attuali conoscenze biomolecolari, non si può ottenere una femmina dal solo patrimonio genetico maschile, è necessario un elemento intermedio femminile, tuttavia, nel caso gli Elohìm no

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    Nata a Filiano (PZ), risiede a TORINO, dove svolge attività di Ricerche e Studi su Antiche Etnie (Egitto, Grecia, Roma in particolare)
    E' autrice di libri di carattere storico, storico-fantasy, storico-ambientale,  adatti sia ad un pubblico giovanile che adulto.

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